Pian dei Termini si trova nel Comune di San Marcello Piteglio (PT) all’interno del Patrimonio Agricolo Forestale della Regione Toscana. Il Podere Pian dei Termini, di proprietà del Demanio Regionale, è stato affidato in concessione con lo scopo di valorizzare le potenzialità degli immobili e dei terreni ( 15 ha). Nel progetto di utilizzazione e valorizzazione del Podere Pian dei Termini con il quale è stato aggiudicato il bando si fa espressamente riferimento alla creazione della Stazione di Terapia Forestale. Le aree boscate oggetto di studio sono collocate sul versante meridionale dell’Alto Appennino Tosco-Emiliano, a quote comprese tra 900 e circa 1050 m s.l.m. Il territorio di pertinenza, attraversato da Via Pratorsi, lambisce la Foresta del Teso, e include camminamenti – sentieri e strade forestali – che si sviluppano, con pendenze generalmente moderate, quasi interamente tra impianti forestali misti di castagni (anche monumentali), faggi e abeti di varie specie, in particolare abete di Douglas e abete bianco. Tali sentieri raggiungono facilmente anche i Rifugi CAI “del Montanaro” e “Porta Franca”. Nelle immediate prossimità degli immobili ha sede l’Osservatorio Astronomico gestito dal Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese, visitato ogni anno da migliaia di persone.

Lo studio condotto congiuntamente dall’Istituto di Bioeconomia del CNR (IBE-CNR) e dal Comitato Scientifico Toscano “Fiorenzo Gei” del Club Alpino Italiano (CAI-CSC) ha interessato alcuni siti e percorsi tra Toscana ed Emilia, tra cui il sito di Pian dei Termini e percorsi immersi nella Foresta del Teso. Tra questi, particolare cura è stata dedicata alla campagna di misure dei composti organici volatili biogenici (BVOC), quali precursori degli effetti preventivi e terapeutici delle foreste, lungo la strada forestale che, dal suggestivo punto panoramico immediatamente sovrastante Pian dei Termini e l’Osservatorio Astronomico, porta in direzione est verso il crinale appenninico. Tale strada, evidenziata nella mappa figura sottostante, si sviluppa per circa 4 km, a quote comprese tra 1.020 e 1.150 m s.l.m., quindi con pendenze molto moderate, immersa in ambiente forestale costituito, nella prima parte, da castagno, pino nero e abeti (in particolare, abete bianco), nella seconda parte principalmente da conifere e dominata, nuovamente, dall’abete bianco. Lungo il percorso si incontrano piccoli corsi d’acqua e una splendida sorgente storica attrezzata, nonché si incrociano numerosi sentieri gestiti dal CAI.

“I risultati oggettivi della nostra analisi, seppure limitata, per il momento, al periodo agosto-ottobre 2019, hanno dimostrato l’elevata concentrazione di BVOC lungo la strada forestale, in particolare lungo il tratto più vicino al punto panoramico”, dichiara Francesco Meneguzzo, ricercatore IBE-CNR, membro del Comitato Scientifico del CAI e uno degli autori principali dello studio, che aggiunge: “È emersa inoltre una notevole regolarità delle concentrazioni, che ne favorisce la previsione. I periodi più favorevoli, infatti, sono stati individuati nelle prime ore del mattino, da due a quattro ore dopo l’alba, e nelle ore centrali, dalle 12 alle 16 solari. Insieme ai risultati preliminari della sessione ‘clinica’ sperimentale, condotta il 27 ottobre 2019 proprio in quest’ultimo periodo orario – conclude Meneguzzo – sussistono evidenze sia della consistente presenza di precursori biochimici, sia della concreta funzionalità del percorso studiato rispetto alla pratica della Terapia Forestale, del resto sostenuta da basi scientifiche solide e in continuo perfezionamento”.

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Link a: http://www.loscarpone.cai.it/news/items/il-cai-alla-riscoperta-del-tesoro-delle-conifere-sullappennino-tosco-emiliano.html

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